Terra
L’anno scorso una mia cliente aveva una piccolissima pianta di ortensia (Hydrangea) che le era stata regalata e che aveva messo in vaso. La primavera successiva mi chiamò allarmata. "L'ortensia ha perso tutte le foglie! E le poche rimaste sono chiare e non fiorisce". Cercai di tranquillizzarla dicendo che la maggior parte delle ortensie perde le foglie durante l'inverno e che avrei dato un'occhiata alle nuove foglie.
Quando andai a trovarla ho visto che la pianta aveva la clorosi ferrica. Accade quando manca il ferro nel terreno. L’ortensia è una pianta acidofila, ama i terreni con substrato acido. Ma in terreno del vaso era calcareo, che blocca il ferro necessario alla sua nutrizione. Così abbiamo cambiato il terreno con un miscela per piante acidofile. In poco tempo le foglie sono tornate al loro colore naturale. La pianta è diventata più grande e durante l'estate ha fatto dei bellissimi fiori rosa.
Ricorda:Molte piante vivono felicemente in terreni neutri, ma ci sono delle piante che prediligono terreni particolari (acidi o calcarei). Accontentarle fa la differenza tra avere una pianta che sopravvive e una pianta che cresce rigogliosa.
Luce
Quante volte, durante i miei giri nei vivai con i clienti, mi sono sentita dire “Che bei fiori, prendiamo questa pianta per il balcone!”
Spesso però devo sconsigliare l'acquisto perché l'esposizione non è adatta alla pianta: non avendo la giusta quantità di sole/ombra, potrebbe forse sopravvivere, ma non darebbe il meglio di sé.
Mi dispiace sempre dare questa risposta, soprattutto quando vedo le loro facce dispiaciute, ma è così: a ogni esposizione corrisponde una tipologia di pianta. L’ombra si può creare, ma il sole no. Dopo una settimana i fiori comincerebbero ad appassire e la pianta non ne farebbe di nuovi, oppure riuscirebbe a produrre qualche fiorellino, ma non come quelli che l'hanno fatta innamorare. Allora mi sento chiedere "Perché non fiorisce più?".
Ricorda: La maggioranza delle piante per fiorire ha bisogno di almeno 6-8 ore di luce solare. Mentre, ovviamente, le specie da semi-ombra o ombra hanno esigenze diverse. Conoscere l’esposizione (quantità di sole e ombra al giorno) è fondamentale nella scelta delle piante. Si può creare l’ombra o semi ombra piantando sotto specie più grandi, ma non si può creare il sole.
Acqua
Avevo comprato una rosa bellissima per una mia cliente. Forte e alta, faceva dei fiori veramente mozzafiato. Lei era contentissima e l’abbiamo messa sul balcone che prendeva il sole al mattino, dalle sei fino alle due del pomeriggio. Tutto bene.
Separandoci mi ha fatto la fatidica domanda: "quanta acqua bisogna dare alla pianta?" Le ho risposto che doveva dargliene "Q.B. quanto basta", ma capisco che per tanti questa risposta è un vero dilemma.
"Quantifichiamo" mi disse.
E io dentro di me pensai "Aiuto! E adesso cosa le dico: dipende da tanti fattori". Così sono stata generica.
Qualche settimana dopo mi ha chiamato per dirmi che la rosa stava male. Quando sono andata da lei ho trovato la rosa patita: foglie avvizzite, boccioli piccoli. Ho notato che era annaffiata dall’impianto d’irrigazione e che la terra era secca. Al contrario, il sottovaso e la parte bassa del vaso (dove c'erano le radici) erano pieni d’acqua. Le radici erano "asfissiate" dall’acqua e la pianta stava soffrendo.
Ho tolto l’acqua in eccesso e tolto l’irrigazione del vaso. Dopo qualche giorno la pianta stava già meglio.
Ricorda: La giusta dose di acqua può variare in base a fattori come l’esposizione, la messa a dimora (se la pianta è in un vaso di plastica o di terracotta o in terra piena) e dal periodo dell’anno. Non c'è una risposta sempre valida.
Alcune piante, soprattutto le acidofile (tra le quali troviamo azalee, rododendri, camelie, ortensie, gardenie, ciclamini e eriche), avrebbero bisogno di acqua piovana (al limite va bene anche l'acqua distillata, potete usare anche quella che esce dai condizionatori) perché contiene meno calcare dell’acqua del rubinetto di casa. Troppo calcare nell’acqua rende il loro terreno ideale meno acido.
L’impianto di irrigazione è comodo, ma va controllato spesso per evitare danni con annaffiature errate. Gli ugelli andrebbero spostati di tanto in tanto per evitare che l’acqua arrivi sempre nello stesso posto e che le radici si concentrino in vicinanza dell’acqua salendo in superficie.